Ranocchio verde e muschioso, indiscusso re del proprio stagno, divoratore indefesso di libellule,
indisturbato gracchiatore delle notti d’estate,
viveva tranquillo tra le canne.
Un giorno una principessa – ancora zitella e malconsigliata – pensò bene di sbaciucchiarselo:
trasformatosi suo malgrado in un principe azzurro, ancora non si capacita di dover montare a cavallo.
E indossando delle stupide brache, perdipiù.